lunedì 30 maggio 2011

Il vuoto...

Il vuoto è quello che provo durante i momenti di sconforto.
Il vuoto è sapere che la morte predomina subito dopo l' ignoranza dell' uomo.
Il vuoto è sapere che si poteva intervenire per mettere in salvo.
Il vuoto vuole dire sentirsi con le ginocchia a pezzi, sbattuto per terra con tutte le ossa rotte.
Il vuoto lo si sente quando in fondo al tunnel si intravede una piccola luce, fonte di vita, tu combatti per cercare di raggiungerla ma grossi tentacoli ti tirano dalla parte opposta privandoti della speranza..
Il vuoto...


Brutta bestia...
Bere, mangiare, capir niente, sarebbero le tre giuste caratteristiche per colmare questo spazio all' interno della mia vita...
Fortunatamente però, ho deciso di mettermi alla ricerca di forti prese di posizione, alimentando cosi allo stesso tempo momenti di forte sconforto.
La cosa positiva ( se cosi si può dire ) è che non mi sento solo...
Il vuoto lo si può colmare con un unico tassello che si chiama passione.
Sappiate signorotti che se ci private delle nostre passioni il vuoto tornerà, prenderà il sopravvento ed il dolore e la rabbia si incendieranno come benzina sul fuoco...lasciando spazio ad una sola parola....l' odio!
Poche parole dallo strettissimo significato personale...
Una dedica a me stesso e alla minoranza delle persone che combattono tutti i giorni per cercare di colmare questo vuoto...


TENERE DURO, SEMPRE!


giovedì 26 maggio 2011

Aiutiamoli...

Diamo anche noi il nostro contributo, ci sono persone a noi sconosciute che tutti i giorni si battono per denunciare e cercare di porre rimedio a situazioni gravissime.
Proprio da pochissimi minuti sono venuto a conoscenza grazie alla rete, di questa lunga serie di avvenimenti e immediatamente mi sono mobilitato per cercare di dare il mio piccolo sostegno e portare a questi ragazzi il mio contributo.

Cicogna Bianca ( Ciconia ciconia )

Aiutiamo questi poveri e innocenti uccelli migratori a poter ancora una volta  spiccare il volo dalla terra di Malta.
Una petizione da compilare velocemente dal vostro PC...
Il vostro piccolo ma nello stesso tempo enorme aiuto per lanciare un segno importante nei confronti del bracconaggio e delle istituzione che sostengono che gli animali siano solo pupazzi di pezza, dimenticando che il piombo ustiona e uccide anche l' essere Umano, alla base della catena alimentare di questo Geo.



Per saperne di più clicca sui link:


Rondone ( Apus apus )

sabato 14 maggio 2011

Tre giuste cause per aderire al Getapesca! PESCA, AMBIENTE, ECOSOSTENIBILITA'

Da poco più di un anno è stato messo a disposizione di tutti i pescatori distribuiti all' interno del territorio nazionale un progetto che mira alla gestione ecosostenibile e tutela ambientale il Getapesca, dando cosi la possibilità di poter usufruire di una lunga serie di servizi messi a disposizione.

I SERVIZI:

-Monitoraggio ambientale
-Studi per la valutazione ambientale di piani e progetti
-Pianificazione ambientale e territoriale
-Indagini ambientali medianti l' utilizzo di metodologie standardizzate
-Studi e ricerche 
-Redazioni di piani di gestione ittica
-Progettazione gestione e valorizzazione sistemi lacuali e fluviali, artificiali e naturali
-Studi di sostenibilità ambientale
-Analisi economico ambientali
-Progetti di educazione ambientale
-Attività di divulgazione naturalistica
-Convegni e seminari
-Acquacoltura
-Pesca ed economia ittica
-Turismo ittico naturalistico
-Etologia ittica
-Tutela e valorizzazione dei biotipi marini e d' acqua dolce
-Acquari didattici e vasche tattili
-Interventi di biomanipolazione su ambienti acquatici
-Valutazione di impatto ambientale su ambienti acquatici
-Interventi di emergenza sul ripristino faunistico e qualitativo di ambienti acquatici
-Analisi delle dinamiche dei parametri chimico fisici e biologici degli ecosistemi lacustri
- Formazione personale centri privati di pesca e loro gestione

Molte volte mi è capitato di recarmi in luoghi all' aria aperta, per esercitare la mia passione, la pesca.
Più di una volta però sono inciampato in situazioni di disagio che riguardavano il tratto di canale da me frequentato.
Inquinamento, mala gestione delle acque, atti di bracconaggio sono spesso all' ordine del giorno.
Aderire al Geta significa anche cercare di risolvere queste situazioni di criticità ambientale!

COME ADERIRE:
Per aderire al progetto Getapesca è semplicissimo, basta cliccare su: StudioGeta e scaricare l' apposito modulo di iscrizione e seguire le indicazioni per effettuare il versamento.
Successivamente verrà spedita a casa una tesserina con sopra riportato, nome, cognome, anno e codice ID, quest' ultimo molto importante perché darà la possibilità di accedere e attivare i servizi offerti dal Geta.

Se tu.....appassionato di Natura, laghi, fiumi e di tutto ciò che di bello e di  verde ci circonda vuoi dare il tuo piccolo contributo per la tutela degli ambienti vallivi e della loro fauna ittica non esitare ad aderire al progetto Getapesca.

LE PROSPETTIVE PER MIGLIORARE I NOSTRI CORSI D' ACQUA ORA CI SONO.....GRAZIE AL GETA!!!!!! NON ESITARE... SOSTIENILO ANCHE TU!

lunedì 2 maggio 2011

Trentasei Cyprinus carpio (Carpa), salvate!

Venerdì 29 Aprile 2011 mi arriva un messaggio....
" Samuele ha chiamato Giovanni, ci sono delle Carpe da salvare........"
Il tutto molto anomalo...
E' ormai primavera, il flusso minimo vitale ( flusso minimo di acqua che possa garantire la sopravvivenza dei pesci all' interno dei corsi d' acqua ) è ormai stato aumentato in tutti i canali della bassa ferrarese, non riesco a capacitarmi di cosa possa essere successo per mettere in difficoltà questo pesce.
Esco da lavoro, arrivo a casa, due bocconi, mi cambio e mi dirigo a casa di Giovanni.
Arrivo, ci incrociamo, bastano due sguardi per capire che la situazione non è delle migliori...Bene dai che partiamo.
La zona ci è stata segnalata in maniera approssimativa, non si sa' nulla, né dove né quanto pesce stia per morire...
Lungo la strada vediamo uno scavatore, ci fermiamo e attiriamo l' attenzione dell' operatore che stava lavorando e spostando la terra.
Giovanni mi dice:
Le carpe dovrebbero essere in questa zona, mi hanno detto che stavano lavorando la terra in campagna con uno scavatore....
Chiediamo all' operaio se sa nulla di quello che stavamo cercando, e con esito positivo ci segnala il punto preciso  dove si svolgerà l' intervento.
Un unico problema.....
La piccola buca contenente il pesce si trova proprio in prossimità dell' area di terra lavorata dallo scavatore, no ci sono strade, ne argini, ne carreggiate alternative che possano garantire un comodo intervento da parte nostra nei pressi della buca.
Giovanni si ferma perplesso, una cosa ci rimane da fare....attaccare il 4x4 e scendere con il fuoristrada sulla terra argillosa e bagnata smossa dallo stesso scavatore, con la speranza che il sistema di ruote motrici ci possa evitare di sprofondare nel suolo viscido e melmoso fermando così il nostro mitico compagno di avventure.
Tra una sbandata, un testacoda e una scodata del Pick-up arriviamo sul posto.

Un paio di esemplari morti, la stessa
fine sarebbe toccata anche alle altre.
Da subito la gravità della situazione che ci si presenta davanti è di un paio di grossi esemplari morti e molte schiene di carpe in evidentissima difficoltà.
Un consulto brevissimo tra me, Giovanni e Luca ( il macchinista dello scavatore ), il quale ci spiega che lui entro sera doveva per forza chiudere il buco con all' interno in pesce, ordini del capo!
Premetto che le carpe erano 20 giorni che si trovano in questa situazione e il giorno stesso del nostro intervento sarebbe stato l' ultimo giorno di vita per loro nel bene o nel male, per via dei lavori idrici in atto e per evidenti atti di bracconaggio da parte di persone che avvisate da chi sapeva dello stato di disagio del pescato, in modo del tutto irresponsabile  aveva già deciso di esportare il pesce ma non per garantire a loro la sopravvivenza ma per farci un ottimo 
( si far per dire ) BRODETTO.
Stimiamo in pochi minuti una quarantina di esemplari.
Mi armo di stivali e di guadino e scendo all' interno della buca.
L' acqua esplode appena entro in contatto con loro, si dimenano, capiscono il pericolo.
Ma per loro quello era il loro giorno fortunato.
Assieme alle carpe viene pescato anche qualche bellissimo esemplare di carassio.

Il momento del recupero.
Il tutto viene depositato all' interno di tinelle e immediatamente rilasciato nei pressi di un canale adiacente all' ex macero.
La dinamica:
Le carpe erano rimaste intrappolate all' interno di una sola e piccola pozza d' acqua scavata con il tempo da una tubazione che collegava un canale a una laghetto privato, garantendo così la possibilità di dare acqua in qualsiasi momento il proprietario volesse aumentare il flusso all' interno della valle.


Il pesce all' interno della valletta era stato liberato, messo lì in cattività una volta strappato allo stato selvatico, per capire meglio: prendo un bambolotto e lo metto lì come un soprammobile, lo faccio riempire di polvere e alla fine una volta che non mi piace più lo getto via!
Poi una volta che la valle non fruttava più finanziamenti da parte della regione e quindi non era fonte di guadagno ma solo un impegno, si è deciso di smantellare il tutto non preoccupandosi più di quegli animali che abitavano il lago.
Cavi l' acqua....Muore il pesce!
Bene!
Ora posso dire che questi trentasei splendidi esemplari di carpa regina sono tornati in libertà, con la speranza che possano nuotare libere da ogni disagio creatogli dall' ignoranza dell' uomo, e la consapevolezza che ci sarà ancora tanto da fare.
Per me è solo l' inizio, il giorno 29 Aprile 2011 sono ritornato a casa stanco ma felice, perchè  so che quegli animali, mentre gli stavo salvando, hanno percepito che non gli avrei fatto del male...