sabato 30 luglio 2011

Il futuro è bambino, il presente anziano

.....Se vuoi essere felice per un´ora, ubriacati. Se vuoi essere felice per tre giorni, sposati. Se vuoi essere felice per un mese, uccidi il tuo maiale e mangialo. Se vuoi essere felice per sempre, impara a pescare.SHOCKEDSe vuoi essere felice per un´ora, ubriacati. Se vuoi essere felice per tre giorni, sposati. Se vuoi essere felice per un mese, uccidi il tuo maiale e mangialo. Se vuoi essere felice per sempre, impara a pescare.SHOCKEDSe vuoi essere felice per un´ora, ubriacati. Se vuoi essere felice per tre giorni, sposati. Se vuoi essere felice per un mese, uccidi il tuo maiale e mangialo. Se vuoi essere felice per sempre, impara a pescare.SHOCKEDSe vuoi essere felice per un´ora, ubriacati. Se vuoi essere felice.....

Guardare questo filmato fa riflettere... 
Per chi ama la pesca e tutto ciò che ne fa parte, sono sicuro che il messaggio passerà e che i vostri sentimenti entreranno in conflitto tra di loro...
Schocked non deve essere inquadrato solo nell' ottica della pesca al siluro, il sorriso di un bambino deve essere la nuova immagine della pesca sportiva in tutto il mondo.
Un sorriso dolce e innocente che esprime la vera passione per la vita...
Questo deve essere l' immagine giusta da poter abbinare al futuro della pesca sportiva in Italia.
In un presente critico, fatto di rabbia, competizione e di invidia penso che sia giunto veramente il momento di unirci tutti per cercare di dare il giusto colore alla pesca nel nostro paese...
Autoctoni ed alloctoni non sono i veri responsabili della rovina delle nostre acque, i veri complici siamo noi esseri umani, noi siamo i veri colpevoli.
Spero un domani di poter ancora regalare un sorriso a mio figlio che sia Carpa, Siluro, Bass, Luccio, Cavedano, Barbo, Perca, Brem, Carassio, non ha importanza...




mercoledì 27 luglio 2011

Sempre Alla Ricerca Dell' Avventura

Sono a casa non ho voglia di andare a pescare, mal tempo, stress, stanchezza da lavoro non mi danno la voglia giusta di passare qualche ora all' aria aperta, devo trovare un' alternativa.
Accendo il PC, niente forum, mettiamo da parte le solite chiacchiere da bar, Facebook oramai sono sempre le solite cose che girano, pesci in difficoltà fortunatamente non se ne vedono...
Poi penso...
In Italia ho sentito che ci abita un pazzoide, armato di pizzetto con i basettoni lunghi che durante il tempo libero si diverte a derivare lungo i più importanti fiumi del nostro territorio, non dorme, mangia ciò che la Natura gli dona giorno per giorno...alcuni lo definiscono un pescatore...
Mah...sarà!
Clicco sull' home pace di Google e scrivo:
"Pescatore che non dorme con pizzetto e basettoni",
clicco il tasto Invio....

ED ECCO IL RISULTATO DELLA RICERCA....

Into The Wild 

Another Lost

Overlays Emotions

Il Brutto Il Buono E L' Over

Allucinazioni Padane 

CocoriClonk

Pensavo non potesse esistere ma i filmati sono prove certe della sua esistenza.
Vivere la pesca significa anche trasmetterla e tu pescatore che vaghi lungo i fiumi più belli d' Italia ci stai riuscendo.


Ogni volta che guardo questi filmati la mia mente si immerge ed entra in pieno stile con il pescatore dai basettoni, un pescatore unico ed inconfondibile nel suo genere, un uomo che riesce a far innamorare della pesca anche persone che non sanno nemmeno cosa sia un pesce d' acqua dolce.
 Per questo lo voglio ringraziare per tutte le volte che con il pensiero mi ha portato con sé nei suoi viaggi e che mi fa appassionare maggiormente a questo splendido stile di vita.

venerdì 22 luglio 2011

Predoni del Po...

Chi sono:
CLICCA SULL'IMMAGINE SOPRA ELENCATA PER SAPERNE DI PIU'

Fenomeno del bracconaggio di matrice straniera sull' areale del fiume Po:

Notizie 2011 "Predoni fiume Po":


Notizie 2011 "Furti motori Nautici": 


Video:

Notizie 2012 "Furti motori Nautici":  


Notizie in aggiornamento, all' interno dell' apposita pagina intitolata RACCOLTA LINK, riportata il alto a sinistra dello schermo, sotto al titolo del Blog...






Valle della Canna 15-07-2011

Ancora un' intervento mirato, all' interno della ormai nota Valle della Canna di Ravenna.
In data 15-07-2011 si è effettuato il terzo svaso per la messa in salvo dei pesci rimasti imprigionati all' interno della valle.




Sul posto sono intervenuti nuovamente i volontari del RAT ( Romagna Anglers Team ) di ASI pesca sezione Ravenna in collaborazione con alcuni membri dell' associazione di pescatori sportivi Carp Fishing Italia e alcuni ragazzi del Gruppo Siluro Italia.
Il recupero ha avuto inizio alle ore 16.00 di venerdì e si è concluso in nelle prime ore della serata.
Sono stati tratti in salvo oltre 15 quintali di carpe successivamente liberate all' interno del Canale Fossatone.
Dopo l' intervento di venerdì sembra di gran lunga diminuita l' ennesima quantità di pesce concentratosi
in una delle zone della valle con maggior profondità, dato che nonostante le varie situazioni di emergenza che vi si sono create i livelli dell' acqua non verranno momentaneamente ristabiliti.
La nostra attenzione nei confronti della Valle della Canna non calerà per lo meno fino a quando i livelli non torneranno alla normalità.
Tendo a specificare che tutto il pesce recuperato, di taglia inferiore rispetto agli svasi effettuati in precedenza, è stato trasportato all' interno di apposite vasche per il trasporto del pesce vivo di proprietà della Azienda Agricola Travasoni e che sia il trasporto che il rilascio in acque libere è stato monitorato.
Dire che la nostra felicità è immensa per l' ennesimo riscontro positivo nei confronti dell' intervento della Valle della Canna è scontato.
Mi auguro che tutto ciò sia utile per far riflettere ognuno di noi e di farci capire che la Natura ha bisogno a volte del nostro aiuto.
Denunciare forme di degrado è un nostro dovere, il silenzio non porta a nessuna conclusione.
Mettersi in gioco a volte serve per dar luogo alle giuste cause e noi siamo stati pronti ad assumerci la responsabilità di intervenire per un giusta causa.
Ognuno di noi può essere di vitale importanza specialmente nei confronti degli animali che non possono parlare e a volte passano inosservati, non dimenticate che l' intervento che è servito per la messa in salvo del pesce della Valle della Canna è nata dalla segnalazione di un semplicissimo pescatore...
Noi che viviamo il fiume possiamo essere delle straordinarie sentinelle di allarme...
Per migliorarsi basta pochissimo, ci vuole solo la voglia e un po' di buona volontà.












Immagini del rilascio nel Canale Fossatone.









































venerdì 15 luglio 2011

La Valle della Canna prima dell' ultimo disastro...

Dopo una piccola ricerca vi allego due link per saperne un po' di più sull' ormai famosa Valle della Canna di Ravenna.




Una volta cara mia eri famosa per la tua bellezza, per la tua vegetazione, per gli uccelli che stanziavano sulle tue sponde e per i pesci che nuotavano all' interno delle tue acque.
Ora sei famosa per essere stata distrutta, umiliata e seccata, facendo sì che l' incuria dell' uomo abbia mancato di rispetto a te e a tutti i tuoi abitanti. 
 

giovedì 14 luglio 2011

Valle della Canna, emergenza non ancora finita.

In data 13-07-2011 e nuovamente scattato l' allarme all' interno della Valle della Canna a Ravenna.
Il codice di emergenza ambientale è di colore rosse.
Dopo vari appostamenti di monitoraggio nei confronti degli animali che vi abitano, la situazione è drasticamente peggiorata causando un' enorme concentrazione di pesce che sta rischiando l' asfissia a causa dell' elevata temperatura e della scarsa ossigenazione dell' acqua.
Sul posto in queste ore si stanno coordinando nuovamente i soccorsi da parte dei volontari e degli enti competenti del comune di Ravenna.
Previsti i primi interventi di soccorso nel pomeriggio di venerdì 15-07-2011 ore 16.00 e nella mattinata di sabato 16-07-2011 ore 7.00
Con grande impegno e determinazione molti ragazzi stanno combattendo per la messa in opera di questa nuova azione messa in atto per la tutela delle specie ittiche presenti all' interno della valle.

mercoledì 13 luglio 2011

E' stata pagata con la giustizia la strage di Cicogne uccise a Malta.

All' interno di questo Blog, in data 26 Maggio 2011 venne pubblicato un post " Aiutiamoli... "per dare un contributo ai volontari dell' associazione BirdLife che denunciava l' uccisione del più grande stormo di Cicogne Bianche del Mediterraneo, con al suo interno un modulo per la compilazione di una petizione nei confronti del governo Maltese che mirava a sensibilizzare la caccia e tutte le sue problematiche all' interno dell' isola.
Da pochi giorni l' Agenzia di stampa di GeaPress ha pubblicato un interessante articolo che vi allego qui in basso.

Malta: in prigione i bracconieri di Cicogne...

Questa volta la giustizia ha fatto il suo dovere, speriamo sia un inizio positivo dopo le numerose stragi di volatili che tutti gli anni l' isola di Malta è costretta a subire.
L' Italia intanto rimane nel suo baco da seta....e pacifica continua a dormire e non mi riferisco solo nei confronti dell' arte venatoria...

venerdì 8 luglio 2011

Valle della Canna EMERGENZA AMBIENTALE.

Da come si può leggere dal post pubblicato in precedenza, in provincia di Ravenna si è scongiurata una vera e propria catastrofe ambientale.
La Valle della Canna, una delle Oasi più importanti del territorio Ravennate a causa dell' incompetenza degli enti preposti è stata messa in ginocchio e con lei anche i suoi abitanti e la sua importantissima storia ittica venatoria.

LA SEGNALAZIONE:
In data 27-06-2011 io e la mia compagna, di rientro dal mare in sella al nostro scooter imbocchiamo la Strada statale 309 Romea, all' altezza del ponte del fiume Lamone vicino all' Oasi di Punta Alberete.
Siamo diretti verso casa e quindi giriamo in direzione Mandriole di Ravenna.
Mentre sto guidando, il mio sguardo si gira per ammirare la splendida e famosa Valle della Canna, ma immediatamente mi accorgo che qualche cosa non va...
Il canneto copioso non era contornato da acqua, ma era circondato da terra e la grande distesa di acqua che da sempre la contraddistingue non vi era più; al suo posto una grande distesa di fango e pozze, inevitabile notare l' elevata presenza di uccelli ittiofagi al suo interno.
Insospettito, una volta arrivato a casa cellulare alla mano, dopo qualche minuto passato a pensare chi potevo interpellare, mi viene in mente la figura di Alberto Fantini, responsabile del RAT ( Romagna Angler Teem ) di ASI pesca Ravenna.
Spiego tutto ad Alberto che mi promette che si recherà immediatamente sul posto per effettuare un sopralluogo.

IL GIORNO DOPO:
Ricevo una chiamata dal responsabile ASI Ravenna, il quale mi comunica e mi invita personalmente a recarmi presso la valle in zona torretta di avvistamento, " la situazione è critica, ci sono tonnellate di carpe che stanno per morire sotto i raggi del sole", queste sono le parole dette a me da Alberto il giorno seguente alla mia  segnalazione.
"Ok"...rispondo, "domani mattina sono da te".
"Va bene Sam. Ho già organizzato un' incontro con enti preposti...Ho la loro disponibilità, speriamo di riuscire a pianificare un piano di salvataggio nel minor tempo possibile."

SUL POSTO:
Il giorno 29-06-2011 arrivo sul posto prefissato per l' incontro, davanti ai miei occhi mi si presenta una scena mai vista in vita mia.
Migliaia di Carpe con la schiena fuori dall' acqua che nuotano l' una sopra all' altra.
Si cerca di mettere da parte il sentimento per cercare di coordinare e pianificare un piano di intervento.
Responsabile ASI, responsabile pesca provincia di Ravenna, responsabile guardie volontarie e recuperatori della FIPSAS di Ravenna, un tecnico ambientale e un dirigente del comune di Ravenna dopo varie ipotesi trovano l' intesa.


I SOCCORSI:
ASI pesca mette a disposizione un gruppo di giovani volontari determinati ad effettuare il recupero solo con l' ausilio di stivaloni alla coscia e di tanta voglia di restituire la vita alle carpe in difficoltà prossime alla morte.
Gli enti preposti del comune di Ravenna faranno arrivare sul posto un' escavatore di proprietà della ditta: Delta Servizi Ecologici srl con sede a Porto Tolle.
Successivamente per il trasporto in acque libere del pesce viene interpellata l' Azienda Agricola Travasoni che permetterà alle carpe di essere reimmesse nel Canale Destra Reno, trasportate da un camion all' interno di apposite vasche adibite al trasporto di pesce vivo munite di ossigenatori.
Il primo intervento è previsto in data 30-06-2011 alle ore 17.30.

LA VALLE IN ASCIUTTA:
Ravenna Notizie.it 13-06-2011
Perchè la Valle della Canna era in secca?
La drastica manovra messa in atto dai responsabili di questo scampato disastro è stata effettuata per risanare il fondo melmoso della valle, abbassando cruentemente il livello dell' acqua per far emergere il fondale lasciandolo cristallizzare assieme ai suoi fanghi per mesi sotto i raggi del sole.
In questo modo si si cerca di debellare le sostanze nocive responsabili della scomparsa della vegetazione ripale e degli uccelli che puntualmente frequentavano la valle.
Nessuno però si era posto il problema dei pesci, che da anni nuotavano tranquilli all' interno del bacino.
I nostri amministratori pubblici davano per scontato che una volta aperte le paratie del Canale Rivalone, dove si era deciso di fare confluire tutta l' acqua della valle, il pesce avesse seguit
o lo stesso corso dell' acqua mettendosi così in salvo all' interno del piccolo canale.
Da quello che potete vedere, le valutazioni sono state totalmente errate.
Tutto sbagliato!
Sta di fatto che in sessant' anni di storia ittica della Valle della Canna, i suoi abitanti per la prima volta sono rimasti ben venti giorni con le schiene esposte in maniera diretta ai raggi ultravioletti del sole, facendo anche i conti con la temperatura estiva che sfiorava i 35 C°. In più si aggiungono i problemi legati allo stress per sovrappopolamento e alla scarsa ossigenazione.
MA VA BENE COSì!!!
TANTO QUANDO DI MEZZO CI SONO FONDI EUROPEI E DENARO LA VITA NON HA PIU' NESSUN VALORE!
Specifico solo che il piano di svuotamento della valle è stato avviato in data 07-06-2011 e i primi soccorsi sono stati effettuati in data 30-06-2011.
IMMAGINATE COME POTEVANO STARE I PESCI FINO A QUEL MOMENTO.


LA CANALETTA DELL' ANIC:
A lei è stata attribuita tutta la responsabilità dell' assembramento di pesce.
La canaletta ANIC è un piccolo fosso che collega la Valle della Canna al fiume Lamone.
In prossimità della valle una volta veniva utilizzata una piccola paratoia per regolare i flussi idrici; a questa non era più stata fatta manutenzione da molti anni e il deterioramento ha corroso la parte metallica della paratoia permettendo in questo modo il flusso di acqua ossigenata dal Lamone direttamente alla valle.
Subito fuori dalla paratia in prossimità del manufatto di cemento vi è un tratto con profondità maggiore.
Tenete presente che la massima profondità del canalone principale della valle durante questo periodo di secca è di 20-30 cm.
Logicamente il pesce si è concentrato nel luogo in quel momento più profondo attirato anche dall' acqua ricca di ossigeno proveniente dalla Canaletta.
A mio avviso, se non ci fosse stata la paratia rotta, il pesce in qualsiasi caso non sarebbe confluito nella zona posta a nord Rivalone, ma sarebbe a quest' ora tutto morto per via della carenza di ossigeno.
UN GRAZIE PARTICOLARE LO VOGLIO DEDICARE ALLA CANALETTA DELL' ANIC.
" SE NON CI FOSSI STATA TU....MOLTE CARPE A QUEST' ORA SAREBBERO MORTE!"
Fare le manutenzioni ai manufatti idrici periodicamente, NO?
Meglio cosi...Più pesce è sopravvissuto al disastro.


30-06-2011 IL PRIMO RECUPERO:
Finalmente si agisce.
Alle ore 17.45 del giorno 30-06-2011 i volontari dell' ASI si calano all' interno del manufatto Canaletta ANIC.
Con l' auito di una rete messa a disposizione della Delta Servizi immediatamente si va a chiudere la zona che collega la paratia al canalone principale della valle per impedire che i pesci spaventati risalissero lungo esso non garantendo la massima efficacia dell' azione di svaso.
Successivamente sono stati presi i due capi esterni della rete e lentamente si è iniziato l' accerchiamento del branco.
Una volta unite le due estremità, abbiamo raggiunto la lima piombata (parte di rete appoggiata sul fondale ) e abbiamo chiuso tutte le carpe all' interno della rete come un' enorme fazzoletto. Poi si è dato il via allo spostamento, grazie all' escavatrice, del pesce che veniva sollevato all' interno di un grande retino e smistato nelle vasche poste sopra al camion di trasporto pesce vivo.
Ore 20.15, fine della messa in salvo dei ciprinidi.
Quel giorno vengono stimati 35 quintali di carpe salvate.









2-07-2011 L' ULTIMO INTERVENTO:
Vi allego i filmati dell' ultimo intervento mirato alla messa in salvo di altro pesce rimasto sul luogo dopo lo svaso del 30-06-2011.
Il recupero del 02-07-2011 parte1
Il recupero del 02-07-2011 parte2
Il recupero del 02-07-2011 parte3
Dopo l' ultimo recupero è intervenuto l' Ente del Parco del Delta del PO Emilia-Romagna assumendo il pieno controllo della valle che rimane al suo interno.


IL RISULTATO FINALE DOPO I DUE INTERVENTI E' STATO DI CIRCA 70 QUINTALI DI CIPRINUS CARPIO SALVATE.


IL RILASCIO:
Dei 70 quintali è stato tutto effettuato lungo il corso del Canale Destra Reno sotto gli occhi vigili del corpo di Polizia Privata del Fossatone.

UN GRAZIE A TUTTI...


Alberto Fantini,
Luca Ottaviani,
Gabriele Scionti,
Andrea del Grippo,
Gabriele Casamenti,
Francesco Magnani,
Damian Kaczorowski;

Un grazie a me stesso.........e un grazie a tutte le persone che non ho avuto modo di conoscere.
Un grazie di cuore a tutti i ragazzi che sono intervenuti sabato 02-07-2011 SIETE STATI TUTTI FANTASTICI!

Questo post deve essere di impulso a tutte quelle persone veramente responsabili che quotidianamente vivono a stretto contatto con il nostro ambiente.
In questa situazione è stato messo in mostra come vi sia la possibilità, grazie ad una piccola segnalazione, di compiere un' enorme gesto nei confronti della nostra Natura.

RICORDATE CHE IL VERO MODO DI AMARE LA PESCA E' SAPER AMARE L' AMBIENTE E CHE SENZA AMBIENTE NON SI POTRA' MAI PIU' ANDARE A PESCA!
OGNUNO VALE UNO...

A presto,
Samuele Cavina.