martedì 29 maggio 2012

Po di Volano "Ennesima Moria di Pesci", Ma Questa Volta l' Uomo Non Centra.


22 Maggio 2012.
Esattamente è questa la data precisa dei primi avvistamenti di carcasse di pesci presenti all' interno del  Po di Volano da parte di molti cittadini, pescatori e agricoltori ferraresi che proprio in questo periodo hanno dovuto fare in conti anche con le forti scosse di terremoto che ripetutamente stanno colpendo i territori emiliano-ferraresi, dopo la devastante scossa che ha messo in ginocchio molti comuni della zona di Ferrara la notte tra sabato 19 e domenica 20 Aprile 2012.
Una grandissima moria di Abremidi, Carpe e Siluri in queste ore sta mettendo in pericolo la sopravvivenza di parte della popolazione ittica di questo famoso canale ferrarese.
Questa volta però le responsabilità non sarebbero da attribuire (senza però darlo personalmente per scontato) totalmente all' essere umano.
Varie sono le teorie ipotizzate dai diversi "esperti" chiamati in causa per cercare di riuscire a fare chiarezza sull' ennesima strage ambientale.







Tra le cause più credibili riporto le seguenti:

-Riduzione dell' ossigeno all' interno dell' acqua per l' aumento di materiale organico presente sul fondale dell' alveo causato dallo spostamento tellurico del terreno.

-Liberazione di anidride solforosa fuoriuscita presumibilmente dalle numerose spaccature del suolo verificatosi dopo l' ondata sismica.

-Da non escludere totalmente l' abbandono, da parte delle industrie, di liquami altamente dannosi per l' ambiente all' interno di canali secondari comunicanti con il Volano, approfittandone dell' assenza di controlli per lo smaltimento di tali inquinati, dovuti alla situazione di emergenza post terremoto.     
                                       
                                     
Di seguito alcune delle cause del degrado naturalistico del Po di Volano:
-Schiuma bianca alta un metro che fuoriesce dalle sue acque;
-Morie di pesci che si verificano ogni anno lungo le sue sponde;
-Pesca di professione svolta senza limiti nei confronti del pesce pescato;
-Bracconaggio ittico;
-Polimeri plastici rimasti sospesi in superficie rilasciati dalle industrie chimiche di Ferrara;
-Scarichi fognari abusivi;
-In ultimo le conseguenze del sisma del 20 Aprile 2012.


Vogliamo ancora continuare a parlare per molto di riqualificazione degli ambienti ittici in provincia di Ferrara?
Morta la Natura...
Morta la pesca!





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