martedì 4 settembre 2012

Saudade...

Dal post  "livery of the bass" di tempo un po' ne è passato...
Si ritorna a pesca in acqua torbida circondato da nuvole e cumuli che minacciano scrosci, il vento c'è, il fango pure, canna e mulo ci sono e poi ci sono io vivo e vegeto con tanta voglia di inabissarmi alla scoperta di una nuova giornata di pesca.
Ninfee, avannotti ce ne sono a volontà, sul fondo i gamberi con qualche antenna che sbuca in qua e la...
Le Carpe saltano e le Brem sfrecciano a galla segno che l ' acqua inizia a scorrere e che le apatie post caldo iniziano ad andarsene.
I presupposti per il giusto incontro ci sono.
Silenzio e Vespe "incazzate" e affamate che mi ronzano attorno ad ogni lancio non possono mancare e quindi?
Cosa vuoi di più dalla vita...
Sono lungo il "canalone", quello Romagnolo, quello della "bassa", insomma sono a casa...
Sto bene a parte i soliti dolori di pancia che mi rompono psicologicamente, ma la pesca non mi ci fa pensare e quindi...
V*******O!!!
Voglio il Siluro...
Salto da sponda a sponda alla ricerca del posto migliore.
So quello che sto cercando e conosco molto bene le loro abitudini...
I lanci si ripetono in prossimità di una vecchia sassaia...
L' artificiale lavora a dovere, rimane sul fondo, lima la pietra, rimbalza, cerca l' incaglio, emette vibrazioni, sta cercando il baffo izzo e la mascella ossea pronunciata, siamo entrambi un tutt' uno e siamo alla ricerca muco.
Tra un tuono e l' altro dopo una trentina di lanci andati a vuoto due pesci decidono di aprire la bocca diventando improvvisamente collaborativi.
Il primo viene a riva, mentre il dinosauro che decide di attaccare l 'esca immediatamente al lancio che seguiva il rilascio del primo siluro, dopo dieci minuti di combattimento decide le sorti della mia pescata, ripartenza verso il centro del canale e slama netta, di quelle da volare a culo per terra.
Sicuramente un Brontosauro sopra al metro e ottanta centimetri...
Peccato, che me ne frega...
Ce ne sarà altro di tempo per pescare!
Sono dipendente lo so, ma non è colpa mia...
Oggi sono stato anche un mezzo perdente!
Ma tutto questo fa semplicemente parte del magnifico mondo del "Canalone Romagnolo"...
Il canalone che ha conservato intatto l' uovo dal quale io mi sono schiuso, si perché io sono cresciuto tra fango e canneto, tra secche e ghiacciate, tra sacchi di juta e copertoni abbandonati su di un letto melmoso che fa da cornice alle acque interne della mia Romagna.
Due ore splendide, trascorse in solitaria...
Due ore che anno lasciato dentro di me tanto, ma veramente tanto...



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