sabato 27 ottobre 2012

Spring...Hearts Need Blood

Oggi mi sento così...
Trasportato dalla voce di Dave McPherson, immaginando il sole e la Natura...
Mi viene voglia di spalancare le braccia, gettare in mezzo all' erba le canne da pesca e urlare al mondo quanto amo la mia terra...


Non mi sento fuori tema...
Anche questo brivido, che scorre dentro me, fa parte del mio stato d' animo, un tassello musicale che entra in piena sintonia con Emozioni, Natura e Passione...
Intanto...continuo a farmi trasportare dal "sound", ritornando a sognare in attesa che passi la pioggia...
Il cuore ha bisogno di sangue...








lunedì 22 ottobre 2012

Fiume Olona: Ucciderete I Siluri... Ma Non Fermerete L' Inquinamento

Quando leggo del fiume Olona ripenso ai contenimenti di Siluri svolti grazie all' utilizzo dell' elettropesca...

San Zenone 1 Ottobre 2011:
Progetto di contenimento fiume Olona:
Resoconto del contenimento:
Video con immagini del contenimento dei pesci Siluro:
Caccia al pesce Siluro

Il tempo è passato ma i ricordi e la rabbia ancora no!

San Vittore Olona 21 Ottobre 2012:
http://www.assesempione.info/component/k2/item/1240-ambiente/scarico-illegale-di-inquinanti-nellolona-%C3%A8-moria-di-pesci.html

http://altomilanese.settegiorni.it/notizie/cronaca/san-vittore-olona-moria-di-pesci-nell-olona-2596183.html

http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2012/10/23/791403-legnano-san-vittore-olona-moria-pesci.shtml

Mi chiedo solo se, ance questa volta "gente con i paraocchi" sarà in grado d' attribuire responsabilità riguardanti  la scomparsa di parte della fauna ittica dell' Olona, continuando ad accusa il Siluro di essere uno dei primi problemi che ledono la salute di questo fiume Lombardo.
Adesso cari...
"RIQUALIFICATEVELO" a suon di SCARICHI ILLEGALI!

venerdì 19 ottobre 2012

Sponde Amare...Quello Che Gravita Attorno All' Abbandono Rifiuti...


L’abbandono di rifiuti sulle sponde dei bacini lacustri e delle sponde fluviali è un male che sembra inarrestabile, e rappresenta una manifestazione di inciviltà e di sub cultura indegna di un popolo civile.
Sono migliaia in Italia i km di sponde contaminate dall’abbandono di rifiuti e tale realtà, in taluni casi, ha assunto proporzioni devastanti, tanto da far classificare intere aree come SIN (Sito d’Interesse Nazionale per l’inquinamento).
Il reato di abbandono di rifiuti si concretizza qualora vengano rinvenuti cumuli di materiale in stato di degrado e abbandono, sia in aree pubbliche che private.
La fattispecie di reato trova disposizione all’art. 255 del D. Lgs 152/06 (Testo Unico Ambiente e s.m.i.), dove oltre alla sanzione, il reo ʺè tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero e allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dei luoghiʺ: lo stesso obbligo ricade sul proprietario o conduttore dell’area.
Il sindaco ʺdispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedereʺ: se il colpevole ʺnon ottempera all’ordinanza, è punito con l’arresto fino a un annoʺ.
Il problema reale è che difficilmente si coglie in flagranza l’azione e che le sponde di fiumi e laghi sono di proprietà demaniale o comunale, obbligando quindi i comuni stessi alla rimozione, i quali, con tagli di bilancio e patti di stabilità, quasi mai hanno le risorse per pagare le colpe degli altri o “pulire quello che altri sporcano”.
Questo porta i rifiuti a sostare per tempi lunghissimi sui siti, diventando il segnale e l’imput per altri scaricatori.
Quando la condotta quindi diventa reiterata e conseguente ad un’attività organizzata non si ha semplicemente abbandono, ma si realizza una discarica abusiva: cioè quando i rifiuti vengono accumulati in un’area trasformata di fatto in deposito degli stessi, mediante una condotta ripetuta, consistente nell’abbandono (per un tempo considerevole e comunque non determinato) di una notevole quantità, che occupa uno spazio cospicuo.
Tale reato ovviamente ingigantisce sia le problematiche di bonifica che i costi, oltre ovviamente ad amplificare il danno ambientale.
Contrariamente a quanto si pensi, la nascita del TU Ambiente nel 2006, determinando una procedura più astringente e complessa nella gestione dei rifiuti, ha dato il via ad un esponenziale susseguirsi di abbandoni incontrollati, specie legati alle piccole imprese edili.
Iscrizione all’Albo Gestori Ambientali dei mezzi, Formulari d’Identificazione Rifiuto (FIR), accettazione in impianto autorizzato e soprattutto i costi onerosi di queste operazioni, hanno spinto molti privati e piccoli artigiani a disfarsi dei loro rifiuti ingombranti dove capita.
Questo poi è amplificato se si tratta di “rifiuti speciali pericolosi” ed in particolare Eternit edile, frigoriferi, pneumatici, batterie, neon, etc: all’aumentare dei costi di smaltimento e al complicarsi delle procedure gestionali corrispondono l’aumento degli abbandoni sul suolo.
A farne le spese sono soprattutto le sponde dei fiumi, le aree periferiche cittadine, i confini delle aree boscate, in quanto aree rinomate per la scarsa vigilanza.
Quindi la causa dell’abbandono di rifiuti non si riscontra solo nell’inciviltà e nell’ignoranza di chi compie tali gesti, ma anche in un protocollo gestionale legale spesso irrealizzabile per un privato o drammaticamente costoso per una piccola impresa o un artigiano.
In molti comuni ove è stata istituita la raccolta differenziata, ad esempio, si riscontra un aumento di abbandono dei rifiuti indifferenziati domestici (RSU) nelle aree limitrofe: questo è un esempio di ignoranza e pigrizia mentale che spinge alcuni soggetti a percepire come fastidioso o difficoltoso differenziare i rifiuti.
In altri comuni invece dove si è istituita la tracciabilità digitale dei rifiuti edili e industriali, aumenta l’abbandono da parte di artigiani e piccole imprese che difficilmente riuscirebbero a mettersi in regola a basso costo.
Premesso che la gestione dei rifiuti responsabile è prima di ogni cosa frutto di una cultura ragionevole e sensibile, e che è proprio sulla “cultura” il primo intervento da realizzarsi a tutela dell’ambiente, l’attuale normativa di gestione dei rifiuti appare incongruente lasciando “libero mercato” ai prezzi dello smaltimento, cosa che fa inevitabilmente aumentare i prezzi forti dell’obbligo di chi non può (o vuole) sottrarsi ad una gestione legale dei rifiuti.
Oggi a farne le spese di questo stato di caos e degrado culturale/gestionale sono inevitabilmente gli ambienti naturali, e chi pesca e frequenta fiumi, canali e laghi, lo sa.


Gianluca “Il Basco” Milillo

martedì 16 ottobre 2012

Sconfitto... Ma Non Del Tutto...

La voglia di scrivere brevi racconti di pesca, con tutto  quello che accade di degradante sul fiume, non è molta ma ci proviamo...
Eravamo rimasti "leggi Saudade" all' incontro, in acque basse, con un Siluro di grossa taglia, slamato alla terza ripartenza, che si è concluso con un bel v******o ed un "cerchiamo di resettare da subito la sconfitta", guardando oltre...
La voglia cova ed il meteo è quello giusto...
Canna, zaino, scarponi, telo e la solita solitudine di sempre.
Si la solitudine, lei è sempre con me quando vado a pesca...
La pesca in solitaria fa parte del mio stile.
Ecco spiegato perché spesso preferisco ricercare pesci non di taglia esagerata, sicuramente più facili da portare a riva, meno brigosi e se pescati con la giusta attrezzatura, divertenti come i pesci di mole.
Sono tutte c*****e quelle che si sentono, dalla serie:
Un pesce pescato a spinning vale "più o meno" di un pesce pescato con il vivo, oppure il pesce grosso da più gusto e soddisfazione di un pesce piccolo...
Mah, tutte chiacchiere...
Ogni pesce "secondo il mio modesto parere" ha la sua storia ed ogni storia è in grado di trasmettere "a mio avviso" emozioni ed esperienza.
Solo se siamo in grado di imparare a trarne beneficio da quello che ci viene regalato dalla pesca e dalle sue scene e sensazioni, allora saremo in grado di riuscire a migliorarci sia come pescatori ma anche come uomini.
Il pesce piccolo trasmette passione alla pari del pesce di taglia.
Evitare il big quando pesco sottodimensionato (ovvero spesso), è il mio scopo, ma se viene a portata di artificiale e se pescato con la giusta attrezzatura, bèè a quel punto ben venga.
Ma parrebbe che ultimamente i grossi Siluri siano attratti in modo particolare dai miei artificiali.
Anche questa volta, per la seconda della stagione, vengo letteralmente preso a calci nel sedere...
Calpesto la sponda, monto un piccolo rotante mentre i lanci si soffermano in prossimità della riva opposta.
Improvvisamente in acqua si crea un' onda, dal mezzo parte una scia...
Il pesce è grosso e vuole il mio ferro...
Lo sente, lo segue ma non lo tocca...
La scena si ripeterà in prossimità della superficie per ben tre volte.
Il quarto lancio sarà quello che precederà l' attesa botta in canna.
Poco tempo ci sarà dalla mangiata alla ferrata e dopo seguiranno solo imprecazioni...
Il pesce decide di aspirare e partire a tutta coda, a momenti finisco in acqua con lui se non fosse che la frizione iniziò a fischiare come mai mi capitò di sentire in 6 anni di pesca al Siluro a Spinning.
A tutta frizione "fumante" rimango imbambolato da cotanta potenza.
Lui inferocito ed io immobile.
Il pesce decide di partire...
E dove?
Nel pulito?
SEEE MAGARI!
Canna piegata, io scioccato e lui che se ne va, dopo aver srotolato cinquanta-sessanta metri di treccia, verso un banco di ninfee, ovvero segnando la fine del nostro incontro.
Intrigato all' inverosimile il Siluro si pianta sul fondo del canale forte e consapevole di essere superiore alla mia attrezzatura, io non riesco minimamente a pomparlo...
Gioco finito!
Game over!
Dopo varie tirate di treccia effettuate a canna dritta sento che non c' è più nulla da fare, arrivata al limite il treccciato si spezza e perdo il pesce...
Sudarella, scariche diarroiche e ripetuti balbettii mi accompagneranno durante tutto l' arco della serata.
Peccato solo che lo zio, prima di essere stato preso letteralmente a cazzotti dal mostro baffuto, riesce a mettere da parte la sconfitta finale dalla sua giornata di pesca, cancellando l' apatia di un baby Glano.
Ripensando...
Una volta vince il pescatore ed una volta vince il predatore, divenuto preda innanzi all' essere umano.
Giusto così...
Purché il gioco termini con uno splendido e umile rilascio in Natura.












mercoledì 10 ottobre 2012

Canale Della Botte, Moria di Carpe e Siluri.

L' ennesima strage di pesci questa volta si è verifica nelle vicinanze di Argenta (FE), lungo le acque che scorrono all' interno del Canale Della Botte.
Accade in contemporanea all' ecatombe avvenuta lo scorso lunedì 1.10.2012 a Campotto (Fe), questa volta fortunatamente le dimensioni dell' avvelenamento sembrano essere di minor entità, ma  inevitabilmente letale nei confronti di Carassi, Carpe e Siluri di taglia.
Tra le cause più plausibili si pensa al possibile sversamento in acqua di sostanze chimiche.


























Questo è lo scarto lasciato dai Gabbiani, ma allo stesso tempo resterà testimonianza di un grave, continuo e ripetuto stato di degrado delle acque di confine tra le provincie di Bologna e Ferrara.
A presto...

venerdì 5 ottobre 2012

Campotto (FE), Garda Menata, Moria Di Pesci.

E' bello sapere che a Campotto per una Valle "PRIVATA" che rivive c' è un canale "D' ACQUE LIBERE" che muore.
Una colossale moria di pesci sta colpendo da Lunedì 1.10.2012 il canale Garda Menata con conseguenze drammatiche nei confronti di tutta la fauna ittica.
Carpe, Amur, Carassi, Breme, Temoli, Lucci Perca e Siluri sono e stanno continuando a morire in quantità impressionante.
Le cause questa volta non sono da attribuire alle anossie estive, al bracconaggio o al non mantenimento del minimo deflusso vitale, questa volta si presume che all' origine del disastro ci sia uno sversamento di liquami effettuato direttamente all' interno del canale.
Una stima approssimativa parla di circa cinquanta quintali di pesce in decomposizione recuperato da lunedì ad oggi.
Salva la Valle Santa, mentre l' acqua inquinata è stata pompata e convogliata dalla Garda Menata al canale di Ripopolamento per confluire successivsmente all' interno del fiume Reno.
Proprio pochi giorni fà stavo pensando di recarmi sul posto per qualche ore di pesca...
Proprio li, dove fin da bambino effettuavo i primi lanci con canna e  il galleggiante...
Oggi la notizia che in Garda Menata è tutto morto e con quei pesci, muoiono anche i miei sogni d' infanzia.

Per ora non posso fare altro che confermare l' ennesima catastrofe naturale che l' essere umano è stato in grado di compiere.

Alcuni scatti:




















Ne parlano, se pur in secondo piano i giornali locali:

- La Nuova Ferrara:
 http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/10/05/news/strage-di-pesce-nel-canale-garda-a-campotto-1.5813262

- La Nuova Ferrara:
 http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/10/06/news/oasi-senza-tregua-adesso-spunta-una-discarica-abusiva-1.5814014

- La Nuova Ferrara:
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/10/07/news/moria-di-pesci-si-indaga-sulle-cause-1.5824050


giovedì 4 ottobre 2012

Sequestrate Carni Di Carpa, Siluro e Cefalo.

350 Kg di pesce viene sequestrato questa notte da una motovedetta dei Carabinieri di Chioggi (VE).

Le notizie:
"CACCIA GROSSA" DEI CARABINIERI: 350 chili di pesce sequestrato a Chioggia
SEQUESTRATI QUINTALI DI PESCE

STRANAMENTE IL PESCE ERA SPROVVISTO DI ETICHETTA...
COME MAI?

Complimenti alle forze dell' ordine, spero solo che controlli di questo tipo siano in aumento non solo a Chioggia, ma "MAGARI" all' interno di "TUTTI" i mercati ittici Italiani.
Mi dispiace solo per l' uccisione del pesce, sacrificato in nome dei pescatori di mestiere e della pesca di frodo!

martedì 2 ottobre 2012

Fiume Elsa, Tutto Normale?

Toscana, Italia, Fiume Elsa.

Questo è ciò che accade:
Fiume Elsa Home


Non sono un tecnico ambientale, ma mi chiedo se tutto ciò possa non essere una cosa preoccupante.
Questa è la risposta da parte di ARPAT dopo anni di segnalazioni effettuate da cittadini e pescatori locali.
Buona lettura: